Da anni è l’anima indiscussa e la trascinatrice del CUORE DI MAMMA. Viviana Vincenti non è un capitano come tanti, ma “Il Capitano”. Un simbolo che l’atleta salentina, negli anni, si è cucita addosso e che ha onorato in ogni partita ed in ogni campionato, conquistando il caldissimo ed esigente pubblico e lo storico approdo prima, e la permanenza poi, in Serie A2. Oggi è il simbolo della storia recente del Cutrofiano e a più di 35 anni è tempo di pensare al futuro.
Un futuro che, di fatto, è già stato scritto. La notizia è che non vedremo la nostra centrale protagonista in campo. Dopo più di venti anni da leader indiscussa del rettangolo di gioco, Viviana non sarà più ai nastri di partenza della preparazione sportiva della stagione 2019/2020. Ma la vera sorpresa è che per il nostro Capitano si aprono le porte di una nuova carriera, quella in società. Come annunciato nelle ultime settimane, l’intenzione era quella di allargarne le basi, inserendo capacità e competenze nuove e, proprio in questo senso e nel migliore dei modi possibili, si inserisce l’ingresso di Viviana Vincenti.
Il ruolo è di peso e di sostanza, perché si andrà a riempire la casella del Team Manager. Al Capitano (perché in qualsiasi modo lo si voglia leggere, nei cuori dei tifosi sempre questo sarà) si chiederà di essere il collante tra squadra, staff tecnico e società, ma la sua esperienza ed il suo carisma saranno impiegate non solo per la A2, ma anche su tutto l’aspetto sportivo, compresi i campionati minori e giovanili. A maggior ragione in questi casi, ci si affida ad un simbolo di assoluto valore, spendibile in credibilità, attaccamento all’ambiente ed esperienza.
Un ruolo di sostanza, ma anche di immagine positiva, per veicolare il brand CUORE DI MAMMA verso le società pallavolistiche minori, le scuole e gli appassionati. Un investimento importante sulla caratura umana e sportiva che risponde, quindi proprio al nome di Viviana Vincenti. Tutti i componenti societari e l’intero ambiente tracimano entusiasmo per quanto si è appena concretizzato e per essersi assicurato una persona dalle enormi competenze pallavolistiche, una garanzia per tutti.
Ecco le prime parole di Viviana Vincenti nelle vesti di dirigente societaria
– Facciamo un passo indietro! Quando e perché è maturata la scelta di non riproporti più sul rettangolo di gioco e smettere con l’agonismo?
Confesso che la decisione di smettere di giocare, presa proprio in questi giorni, non è stata per niente facile. La passione che provo per questo sport mi avrebbe fatto giocare per altri 20 anni, ma arriva un momento in cui bisogna fare i conti con se stessi, arriva un momento in cui la vita ti mette di fronte a delle scelte, e questo momento è arrivato. Con serenità ed entusiasmo ho scelto di intraprendere una nuova strada. Sarà dura non essere presente da giocatrice ai nastri di partenza la prossima stagione, ma sono convinta che questo nuovo ruolo mi riserverà allo stesso modo tante bellissime soddisfazioni.
– Ti aspettavi questa proposta da parte del CUORE DI MAMMA?
A dire il vero la nomina a Team Manager non è stata del tutto inaspettata dal momento che la società mi aveva già illustrato questa sua volontà durante la stagione. Archiviata la prima storica permanenza in serie A2, ne abbiamo riparlato e ho subito accettato questo nuovo ruolo con molto entusiasmo. Un’opportunità che rappresenta per me una nuova sfida, sì importante e affascinante, ma anche carica di grosse responsabilità. Non vedo l’ora di iniziare!
– Come ti immagini nelle vesti di dirigente e come interpreterai il ruolo di Team Manager?
Mi immagino con la stessa ambizione e passione di sempre, ma solo con un ruolo diverso. Sostanzialmente “cambia il modo, non la sostanza”.
Mi vedo vicina alla squadra. Spero di diventare presto un punto di riferimento per le atlete e di rappresentare una sorta di filtro tra giocatrici, staff e società. Durante una stagione agonistica, il presentarsi di alcuni problemi è fisiologico, il mio compito quindi sarà quello di risolverli sul nascere in modo che non vadano a compromettere la competitività della squadra, lasciando lo staff completamente concentrato sul lavoro tecnico.
– Quali obiettivi avete fissato per la prossima stagione non solo per la Serie A2, ma per tutto il movimento?
L’obiettivo principale è certamente quello di dare continuità al prezioso lavoro svolto sino ad ora.
Per quanto riguarda la serie A2, l’intento è quello di impostare un progetto tecnico analogo a quello della stagione appena conclusa, magari provando a migliorarlo.
Per ciò che concerne invece il movimento giovanile, più che parlare di futuro, parlerei piuttosto di presente, visti i prestigiosi obiettivi ancora in gioco con le nostre under 16 e under 18, che proveranno nelle prossime settimane a raggiungere le fasi nazionali.
– A livello personale sei praticamente un simbolo per la pallavolo salentina, un’icona che ha realizzato i sogni di tanti tifosi con la storica conquista della Serie A. Se dovessi dare un consiglio alle piccole atlete che si avvicinano al volley, cosa diresti?
È vero, la pallavolo mi ha regalato infinite emozioni in tutti questi anni, sensazioni uniche che rimarranno indelebili nel mio cuore e nella mia mente.
Oggi smetto di giocare con un solo rammarico: l’aver disputato la mia ultima partita inconsapevolmente e senza aver avuto l’occasione di salutare e abbracciare tutti i tifosi che sempre mi hanno sostenuto e incoraggiato e che non smetterò mai di ringraziare per tutto quello che mi hanno trasmesso.
Alle più giovani dico solo una cosa: godetevi ogni singolo istante del vostro percorso e divertitevi, perché la pallavolo è uno sport meraviglioso!